ADI VTAA - MARMO+MAC 2017


Soci progettisti collaboratori: Alessandro Barison, Giovanna Carturan, Paolo Criveller, Silvia Sandini, Carlo Trevisani  

“RossoVerona” Il Ristorante d’Autore

Cosa c’è di rosso a Verona? 


Concept

Il titolo del progetto è “Rosso Verona”, un omaggio alla città, all’architettura realizzata con il marmo Ammonitico, all’amore tinto di rosso di Giulietta e Romeo e al rosso dei prodotti tipici come il vino Amarone e la Cicoria rossa (radicchio), un’idea per scoprire i colori della materia.

Il portale d’ingresso ci accoglie con la scacchiera prospettica realizzata in pietra Rosso Ammonite e la pietra di Prun, a rappresentare la pavimentazione che ha caratterizzato gli interni degli spazi veronesi. La scacchiera è ora interpretata con la tecnologia di incollaggio di lastre sottili accoppiate realizzate dall’azienda Remuzzi di Bergamo. La pietra proviene dalla antiche cave di Celeste Fasani di Lugo di Grezzana dell’alta Valpantena dei monti Lessini. Vi accoglie Giulietta che dal suo balcone vi ricorda i messaggi d’amore lasciati a migliaia nella sua casa (potete lasciare il vostro messaggio allo chef che con passione vi ha deliziato). Scoprire in questa cornice le geometrie dei materiali, le sfumature di rosso e i sapori del vino e del cibo, farsi coinvolgere dal piacere dell’amore per le storie romantiche e il piacere della buona cucina veronese. Vi aspetta una spirale di passione: rosso, sanguigno, cuore, rosso puro Ral 3028, vino rosso Amarone, rosso granato, radicchio amaro, rosso Pantone 222, rosso ammonitico, ammonite, spirale, Romeo e Giulietta, Amore, Contatto, Persone.  

«Il Ristorante d’Autore» presenta:

Il marmo rosso Verona dei Lessini: il Rosso Verona. La più apprezzata tra le pietre veronesi è sicuramente il Rosso Ammonitico, estratto principalmente dal Monte Pastello. La sua caratteristica, oltre al particolare colore, spesso molto intenso, sono le conchiglie fossili che vi si trovano, di ogni dimensione, in abbondanza, le ammoniti. Il Rosso Verona fu apprezzato e utilizzato fin dall'antichità, modellato in colonne, piastrelle, bassorilievi e sculture per decorare palazzi e chiese, non solo a Verona ma in tutta Italia. Lo si ritrova sulla facciata del Palazzo Ducale e nella Basilica di San Marco a Venezia e in altre chiese medievali e rinascimentali di tutt'Italia.  

L’Amarone è il fratello del dolce Recioto: entrambi i vini sono ottenuti da uve appassite di Corvina, Corvinone, Rondinella, Oseleta e Negrara. Queste vengono raccolte manualmente a settembre e lasciate ad appassire naturalmente in cassettine. Così l’acqua contenuta negli acini evapora e si concentra naturalmente il mosto. A gennaio, quando si pigiano le uve, le concentrazioni zuccherine sono davvero alte e permettono di sviluppare vini molto strutturati e importanti.

Il Radicchio di Verona IGP vanta un'antica e consolidata tradizione. La coltivazione del radicchio è presente già alla fine del Settecento nei "broli" (orti cittadini). I primi radicchi erano coltivati nell'alta pianura veronese negli interfilari delle piante da frutto e della vite, ed erano chiamati "cicoria rossa". La coltivazione si specializzò maggiormente con l'introduzione della tecnica "dell'imbianchimento", importata in Italia alla fine del XVIII secolo dal belga Francesco Van Den Borre.

La casa di Giulietta è un palazzo medievale di Verona, con il famoso balcone in marmo rosso verona. La tragedia di Romeo e Giulietta ha trovato a Verona dei riscontri e la fantasia ha mescolato leggenda e realtà, tanto che sono stati riconosciuti vari luoghi in cui si sarebbe svolta la vicenda narrata da Shakespeare.

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